Ossitocina: empatia e soddisfazione per la propria vita






Le persone che producono più ossitocina risultano più gentili con gli altri e più soddisfatti della propria vita. La produzione di ossitocina tende ad aumentare con l'età.

Ai soggetti dell'esperimento sono stati prelevati campioni ematici prima e dopo l'esperimento, durante il quale vedevano un video che stimolava empatia, e in seguito al quale veniva chiesta loro una donazione, a uno sconosciuto e in beneficenza.

Le persone che producevano più ossitocina sono risultate non solo le più generose nelle donazioni, ma anche in altri comportamenti altruistici.

L'ossitocina, nota anche come ormone dell'amore, svolge diversi ruoli, soprattutto nella maternità e nella risposta sessuale, ma è anche coinvolta nei legami sentimentali e nella genitorialità.

Fonte:
📄 Zak, P. J., Curry, B., Owen, T., & Barraza, J. A. (2022). Oxytocin Release Increases With Age and Is Associated With Life Satisfaction and Prosocial Behaviors. Frontiers in Behavioral Neuroscience, 119.

Il calore fisico come ansiolitico






Secondo uno studio, il calore fisico rappresenterebbe un "ansiolitico" primitivo nei confronti della paura.

Alcuni stimoli si sarebbero tramandati evolutivamente perché in grado di proteggerci e farci sopravvivere, come il supporto sociale. Il calore fisico sembra essere uno di questi, probabilmente perché collegato proprio al calore interpersonale e al supporto sociale.

Nello studio, i partecipanti venivano condizionati a risposte di paura associate a determinati stimoli con scariche elettriche. Quando però avevano in mano un pacchetto scaldamani, piuttosto che altri oggetti neutri, le risposte alla paura venivano inibite.

Fonte:
📄 Hornstein, E. A., Fanselow, M. S., & Eisenberger, N. I. (2021). Warm hands, warm hearts: An investigation of physical warmth as a prepared safety stimulus. Emotion.

Le coppie "più sane" guardano porno insieme







📊 I ricercatori hanno raccolto i dati di 761 coppie eterosessuali provenienti dai datasets di tre laboratori indipendenti. Si è osservata una correlazione tra qualità della relazione e soddisfazione sessuale e un utilizzo condiviso di p*rnografia.

💑 La situazione cambia quando invece uno dei due partner ricorre con più frequenza alla p*rnografia, in solitaria, mentre l'altro vi ricorre con minore frequenza. Al contrario, la qualità della relazione risulta alta se entrambi i partner non fanno uso frequente o non consumano affatto p*rno. Si intuisce che i fattori coinvolti sono diversi e con esiti ancora non chiari.

Non è possibile concludere che il p*rno sia sempre un buon collante per la coppia: è ipotizzabile per esempio che sia il desiderio sessuale a influenzare tali comportamenti, al di là dell'uso di p*rnografia. Inoltre lo studio si limita a coppie etero cisgender e monogame.

Questa ricerca tuttavia sottolinea come non sia corretto demonizzare e patologizzare l'uso di p*rnografia, il cui uso consapevole può anzi avere effetti benefici sulla persona e sulla coppia.

Fonte:
📄 Kohut, T., Dobson, K. A., Balzarini, R. N., Rogge, R. D., Shaw, A. M., McNulty, J. K., ... & Campbell, L. (2021). But What’s Your Partner Up to? Associations Between Relationship Quality and P*rnography Use Depend on Contextual Patterns of Use Within the Couple. Frontiers in psychology, 2891.

La libido potrebbe contrastare i suicidi





💊 In Svezia, nel 2013, scadde il brevetto per il Viagra (Sildenafil), portando così il prezzo di una confezione da circa 150€ a meno di 40€.
I ricercatori si sono chiesti se l'accessibilità al farmaco abbia migliorato la vita sessuale e, di conseguenza, la qualità della vita, di un campione della popolazione, ovvero uomini dai 50 ai 59 anni.

📊 La scelta del gruppo di età 50-59 è dovuta al fatto che storicamente si registrano più suicidi in quella fascia di età, ma si contano anche più prescrizioni di sildenafil rispetto alle altre fasce di età.

📉 Nei mesi successivi alla scadenza del brevetto, si registra un significativo calo dei suicidi, non attribuibile a fattori esterni come stagionalità o altri bias.
I ricercatori concludono che la più ampia accessibilità al Viagra debba aver un giocato un ruolo, verosimilmente agendo su aspetti come qualità di vita, felicità, umore, soddisfazione per la relazione, ecc.

⚠️ Tuttavia, le ricerche finora non sono riuscite a stabilire un legame chiaro tra questi aspetti (come umore ecc.) e l'attività sessuale: cioè, l'attività sessuale non è detto che migliori direttamente e in maniera significativa aspetti come la qualità di vita o la soddisfazione coniugale.

⚠️ I ricercatori si sono avvalsi di questionari online autocompilati, che prevengono diverse problematiche legate al progetto sperimentale e al reclutamento dei partecipanti; tuttavia la ricerca non ha approfondito aspetti come l'identità di genere, l'orientamento sessuale, le pratiche sessuali, focalizzandosi presumibilmente solo su coppie etero cisgender, monogame e allosessuali.

Fonte:
📄 ¹ Catalano, R., Goldman-Mellor, S., Bruckner, T. A., & Hartig, T. (2021). Sildenafil and suicide in Sweden. European journal of epidemiology, 36(5), 531-537.

Agenti di polizia donne più accurate degli uomini




 

Uno studio USA ha rilevato che le agenti di polizia donne tenderebbero a condurre meno perquisizioni degli agenti uomini, ma risultando più accurate: rispetto agli uomini, che svelano il contrabbando per il 30% delle volte, le donne riporterebbero invece un tasso del 41%.


Secondo i risultati, quindi, le agenti donne sceglierebbero con più accuratezza le vetture da ispezionare, mentre i colleghi uomini condurrebbero più perquisizioni superflue (oltre 225% di probabilità in più!).

I ricercatori ipotizzano che ciò potrebbe essere dovuto al diverso modo in cui uomini e donne vedono il proprio ruolo di genere, con le agenti donne più orientate alla "correttezza", a un senso di collettività, e motivate a supportare la comunità piuttosto che a intraprendere interazioni ostili o negative con i cittadini.


Fonte:
📄 Shoub, K., Stauffer, K. E., & Song, M. (2021). Do Female Officers Police Differently? Evidence from Traffic Stops. American Journal of Political Science.

Esprimere gratitudine fa bene



🙏 Esprimere gratitudine o apprezzamento può essere difficile per alcune persone, a causa di sentimenti di vergogna, imbarazzo, o per il disagio di sentirsi in debito. Eppure è un comportamento sano sia per chi lo compie che per chi lo riceve!

💬 In un recente studio si è scoperto che in realtà esprimere gratitudine anche via messaggio (anche semplicemente un veloce "Grazie") risulta benefico e gratificante quasi quanto le interazioni faccia a faccia.

🗣️ Interagire con altre persone può infatti spesso indurre agitazione, imbarazzo, paura. Invece, messaggiare viene percepito come "meno rischioso", al punto da facilitare l'espressione della gratitudine, riducendo così i costi di questo comportamento senza però perderne gli effetti benefici.

💪 Gli effetti benefici comprendono umore migliore, maggiore benessere, e relazioni sociali più strette. La gratitudine sarebbe per es. associata anche a relazioni romantiche più intense, e a un'alimentazione più sana.

🤗 A esercitare effetti positivi sulla mente e sul corpo non è solo la gratitudine in sé, ma tutti quegli atteggiamenti (e comportamenti) di amore, accettazione, compassione, rivolti non solo a sé ma anche agli altri, atteggiamenti di cui la ricerca scientifica negli ultimi anni continua a confermare il forte impatto psicofisico benefico.


Fonte:

📄 Sheldon, K. M., & Yu, S. C. (2021). Methods of gratitude expression and their effects upon well-being: Texting may be just as rewarding as and less risky than face-to-face. The Journal of Positive Psychology, 1-11. [paper completo]

Lo stress pandemico modifica il cervello



 

🧠 Lo stress psicologico indotto dallo scoppio della pandemia del 2020, nei primi tempi di quarantena, ha provocato modifiche nella struttura cerebrale delle persone sane, non colpite dal virus.

🔬 Uno studio israeliano ha sottoposto 50 individui a scan di imaging cerebrale prima e dopo la pandemia, per confrontarli con gli scan di altri individui sani effettuati prima della pandemia.

📊 È stato osservato un aumento volumetrico della materia grigia nell'amigdala, nel putamen e nelle cortecce temporali ventrali anteriori. I cambiamenti sarebbero avvenuti temporalmente in corrispondenza del lockdown nei primi periodi della pandemia.

La peculiarità dello studio è dovuta al fatto che mostra la plasticità cerebrale delle regioni sottocorticali in seguito a eventi esterni, sociali, nonché evidenzia le conseguenze non solo psicologiche ma anche cerebrali conseguenti alla pandemia.

Fonti:
📄 Salomon, T., Cohen, A., Ben-Zvi, G., Gera, R., Oren, S., Roll, D., ... & Assaf, Y. (2020). Brain volumetric changes in the general population following the COVID-19 outbreak and lockdown. bioRxiv.