Una manciata di neuroni alla base della risposta depressiva agli stress cronici?




 
Le cause della depressione possono essere diverse, ma è indubbio il ruolo che hanno sia gli eventi di vita sia il modo in cui vengono vissuti. Secondo uno studio, un piccolo gruppo di neuroni potrebbe avere un importante ruolo nella depressione, in risposta a stress cronici e imprevedibili, piuttosto che singoli eventi specifici.

🧠 Il gruppo di neuroni, denominato AgRP, risiede nel nucleo arcuato e "scarica" quando si è affamati, l'attivazione induce così alla ricerca e assunzione di cibo, e cessa con la sazietà.

🐁 I ricercatori hanno sottoposto le cavie a una serie di stress imprevedibili, ricreando così un modello animale di depressione, e hanno osservato l'attività cerebrale. Si è scoperto che i neuroni AgRP, in tali condizioni, si attivano di meno e in maniera irregolare.

🧑‍🔬 L'ipotesi è che questo gruppo di neuroni, coinvolto nel circuito della ricompensa (da cibo), abbia anche un ruolo chiave nei complessi circuiti cerebrali della depressione, tra cui la mancanza di piacere (anedonia), dato che una loro attivazione artificiale da parte degli sperimentatori si è visto invertire le manifestazioni depressive.

💡 L'appetito è spesso centrale nei disturbi dell'umore. L'agitazione può spingere a mangiare di più, ma spesso l'ansia spegne la fame tramite la colecistochinina secreta in condizioni di stress. Gli antidepressivi tendono ad avere un effetto oressizzante, cioè aumentano la fame, e ciò può portare a un aumento di peso (da monitorare) durante la terapia farmacologica.


Fonte:

📄 ¹ Fang, X., Jiang, S., Wang, J., Bai, Y., Kim, C. S., Blake, D., ... & Lu, X. Y. (2021). Chronic unpredictable stress induces depression-related behaviors by suppressing AgRP neuron activity. Molecular psychiatry, 1-17. [articolo completo]

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