Hai il diritto di fare errori
“Ho fatto un errore”, “Ho commesso uno sbaglio”, è ciò che tendiamo a dire, ma inconsapevolmente pensiamo: “Non avrei dovuto assolutamente fare così”, “Avrei dovuto fare in quest’altro modo”. Un modo più sano di “pensare” gli errori potrebbe essere: “Ho fatto la scelta che al momento mi è sembrata più adeguata, e ora mi rendo conto che non lo è stata. Non fa niente, grazie a quest’esperienza ho imparato qualcosa. Cercherò di agire diversamente, la prossima volta”. Se potessimo prevedere il futuro o tornare indietro nel tempo, gli errori non esisterebbero. Commettere degli errori non implica che siamo dei “falliti”: possiamo commettere errori in continuazione, ma in nessun modo ciò può togliere valore alla nostra persona. Temere di sbagliare porta a bloccarci, e l’inattività non ci permette di raggiungere i nostri obiettivi. Accettiamo la possibilità di commettere errori: è un “rischio” che vale la pena correre, per essere felici.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento