Natale a rischio: picco di infarti durante la vigilia


Festività a rischio: secondo uno studio, Natale 🎄 e Ferragosto 🏖 sono i giorni più letali per infarto del miocardio 💔

Un recente studio ha analizzato i dati di 16 anni di ospedalizzazioni per infarto del miocardio con la più precisa registrazione del momento di esordio dei sintomi. Dai risultati si scopre che la vigilia di Natale e Ferragosto sono i giorni più “letali”, mentre il periodo di Pasqua risulterebbe meno rischioso.
Nello specifico, il picco di incidenza corrisponderebbe all’ultima settimana dell’anno, tendenzialmente i lunedì, e le 8 del mattino è l’orario più comune in cui si verifica. Tuttavia, il rischio in assoluto più alto registrato dalle analisi dei ricercatori (37% in più) si avrebbe il giorno della vigilia di Natale alle 10 di sera.
Precedenti meta-analisi dimostrano che sperimentare rabbia, ansia, stress, tristezza, e dispiacere, aumenti il rischio di infarto. Questo però non significa necessariamente che possiamo esserne tutti vittime: i più colpiti infatti sono individui vulnerabili, di età superiore ai 75 anni, affetti da patologie come diabete o malattie coronariche.
Il meccanismo alla base di questo fenomeno è ancora sconosciuto. L’ipotesi dei ricercatori è che siano i fattori di rischio esterni, in soggetti vulnerabili, i responsabili dell’infarto. Durante le feste infatti si tende ad avere comportamenti poco salutari come bere alcolici, fumare molto, mangiare in eccesso cibi non sani o a rischio per la propria malattia preesistente.
Una buona gestione delle emozioni, che agendo sul sistema nervoso autonomo possono aumentare il rischio di infarto, potrebbe ridurre tale eventualità. Ciò vale anche per individui sani: uno stile di vita corretto diminuisce le possibilità di sviluppo di malattie coronariche.

Fonti:
Mohammad Moman A, Karlsson S, Haddad J, Cederberg B, Jernberg T, Lindahl B et al., (2018), Christmas, national holidays, sport events, and time factors as triggers of acute myocardial infarction: SWEDEHEART observational study 1998-2013 BMJ 2018; 363 :k4811

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