Attacchi di panico: trasformare lo stress in sfida
Gli attacchi di panico sono una delle manifestazioni ansiose più comuni. Sempre più persone raccontano di aver avuto, nel corso della propria vita, un episodio del genere: talvolta non sanno spiegarsi il perché, altre volte attribuiscono la causa a un periodo di forte stress, come obiettivi lavorativi o scolastici difficili da raggiungere, o a un insieme di fattori che valutano come stressanti.
In certi casi, gli attacchi di panico si manifestano in seguito a uno specifico avvenimento stressante, come per esempio un incidente, una rapina, ecc.
Bisogna però stare attenti: quelli che molti considerano e chiamano attacchi di panico, in alcuni casi non sono veramente tali. Può trattarsi, infatti, di manifestazioni d'ansia che possono assumere diverse forme, dalle diverse cause, e possono richiedere un trattamento diverso.
I sintomi degli attacchi di panico sono caratteristici: il cuore batte all'impazzata, si ha la sensazione di soffocare, manca il fiato, il petto è come oppresso, si ha paura di morire, di impazzire, di perdere il controllo, si suda freddo, si trema, si teme di svenire. Chi sperimenta questi episodi ha paura di uscire di casa da solo, o di rimanere in casa da solo, o in generale evita situazioni sociali per paura di avere un attacco di panico, sentirsi male, "fare una brutta figura".
È importante non correre subito a una "autodiagnosi" frettolosa, letta su internet o consigliata da amici, perché si corrono diversi rischi: il più importante è che, pur di "etichettarsi", di "rientrare" in una categoria diagnostica, una persona che sperimenta un'intensa manifestazione d'ansia darà per scontato di aver sperimentato anche i sintomi letti su internet ma che, nella realtà, potrebbe non aver sperimentato affatto.
È importante infatti essere consapevoli delle proprie sensazioni e dei propri pensieri: tale consapevolezza richiede un'attenzione che la maggior parte di noi di solito non presta, ma che diventa fondamentale nel controllo di queste manifestazioni.
Le differenze individuali infatti rendono gli attacchi di panico e, in generale, le manifestazioni d'ansia, diversi tra una persona e l'altra, di conseguenza non esiste una "formula magica" valida per tutti. È importante quindi valutare il caso specifico, per poter poi adottare delle strategie utili a superare le difficoltà in qualsiasi momento esse possano verificarsi.
Bisogna sapere se ci sono dei problemi organici: in tal caso, è bene valutare, in base al problema (cardiaco, o di altro tipo), se questo gioca un ruolo nel disturbo, o se è addirittura irrilevante.
Spesso, le manifestazioni d'ansia riguardano delle preoccupazioni circa il proprio stato di salute: in persone sane, questa preoccupazione è infondata, perché l'assenza di segni o sintomi di malattia non giustifica tale preoccupazione, ma può comunque trasformarsi in un'ossessione che rende difficile dormire, lavorare, studiare, vivere la sessualità, stare con gli altri.
Sebbene gli attacchi di panico siano un fenomeno molto sgradevole, vissuto con la costante paura che possa ripresentarsi, il trattamento nella maggior parte dei casi è breve e permette di superare questa difficoltà.
L'uso delle tecniche cognitive e comportamentali che si apprendono in seduta permette di affrontare sia l'attacco di panico che altre situazioni stressanti, in grado di provocare ansia, e di superarle. Queste tecniche, una volta imparate, si rivelano utili in svariati contesti, e si rivelano più efficaci della sola assunzione di farmaci: grazie a queste strategie, le situazioni ansiogene e stressanti diventano delle sfide utili a mettere alla prova le proprie capacità, così da riacquistare l'autonomia rispetto a qualsiasi evento di vita.
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