“La rilevazione, istituita dal decreto del Ministro della salute 15 ottobre 2010, costituisce (...) la più ricca fonte di informazioni sugli interventi sanitari e socio-sanitari dell’assistenza alle persone adulte con problemi di salute mentale e alle loro famiglie.“
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“Sono 807.035 le persone con problemi di salute mentale assistite nel 2016 dai servizi specialistici (...) di cui 349.176 entrate in contatto per la prima volta durante l'anno con i Dipartimenti di Salute Mentale. L’89,8%di queste ultime (310.031) ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (...). Gli utenti sono di sesso femminile nel 54% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (66,9%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni mentre la più alta concentrazione si ha nella classe 45-54 anni (25,1% nei maschi; 23,4% nelle femmine); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe > 75 anni (7,6% nei maschi e 12,4% nelle femmine).”
“(In regime di assistenza convenzionata) Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è di oltre 338 milioni di euro”, mentre “(in distribuzione diretta) Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è pari a 1,5 milioni di euro”
Questi dati mostrano la diffusione e la natura delle difficoltà psicologiche e dei disturbi psichiatrici, ma svelano solo la “superficie”: un gran numero di persone, pur trovandosi in uno stato di sofferenza psicologica, non richiedono aiuto professionale, per svariate ragioni, tra cui convinzioni irrazionali come vergogna per la propria condizione o per l’eventuale trattamento. È importante invece non esitare e consultare il professionista più adatto già nel momento in cui si riconosce la difficoltà psicologica, in maniera tale da evitare una possibile evoluzione in un disturbo più grave.
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