Il recente caso della nave di soccorso Aquarius riaccende una tematica che divide l’opinione pubblica e ci fa domandare chi “abbia ragione”, da un punto di vista politico e morale.
Ovviamente non è possibile dare una vera risposta, ma possiamo capire i punti di vista di entrambe le posizioni, addirittura la scienza ci offre anche delle possibili soluzioni.
La tendenza a “discriminare”, sfavorire, le persone esterne al proprio gruppo di appartenenza è innata1. Sapere di trovarsi all’interno di un gruppo, cioè, porterebbe automaticamente noi tutti a preferire il nostro gruppo (proteggerlo, favorirlo) e a percepire l’altro gruppo (o gli altri gruppi) come peggiore, o ostile. Ci si può sentire parte di un gruppo in tantissime occasioni, sia stabili che temporanee (da cliente in fila alla cassa 1 rispetto alla cassa 2, a bevitore di birra piuttosto che di vino, o tifoso dell’Inter piuttosto che del Milan, ecc.). In ogni caso, i membri del proprio gruppo saranno da noi favoriti.
Nel caso dei migranti, è facile percepire una divisione tra “noi” (italiani perché nati e cresciuti in Italia) e “loro” (gli “invasori”, non nati né cresciuti in Italia, con lingua, etnia e abitudini diverse). La percezione di un gruppo diverso scatena il cosiddetto favoritismo ingroup. La conseguente discriminazione può assumere le forme più diverse (razziale, politica, economica, morale ecc.), ma il meccanismo alla base è l’innata ostilità dell’essere umano verso altri gruppi.
C’è però una soluzione. Alcuni ricercatori2 suggeriscono che per ridurre questa ostilità tra gruppi è necessario smettere di percepirsi come gruppi diversi, ma “allargare” il gruppo considerandolo in una categoria più ampia (per esempio, gli amanti delle Audi e quelli delle BMW potrebbero “diventare amici” considerandosi appassionati di automobili).
Per abbassare la tensione e la discriminazione, i governi potrebbero favorire politiche di inclusione atte a sostituire la percezione di europei e migranti con la categorizzazione, più ampia, di “esseri umani”, di una comunità che si aiuta.
#psicologia #società #aquarius
1 Tajfel, H. (1974). Social identity and intergroup behaviour. Information (International Social Science Council), 13(2), 65-93.
2 Gaertner, S. L., Mann, J., Murrell, A., & Dovidio, J. F. (1989). Reducing intergroup bias: The benefits of recategorization. Journal of personality and social psychology, 57(2), 239.
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