Fare le ore piccole aumenta il rischio di malattie mentali?


Fare le ore piccole potrebbe essere correlato a una peggiore salute mentale. 🌃🤯

Alcune persone rendono di più di notte, altre di giorno: con ‘gufi’ e ‘allodole’ si indicano questi cronotipi, ma una ricerca mette in guardia: chi fa le ore piccole potrebbe avere una salute mentale peggiore.
Questo è quanto emerge da una ricerca condotta sui dati genetici raccolti su un campione di 697,828 individui. Stando agli autori, la differenza nelle abitudini diurne o notturne delle persone risiederebbe nel modo in cui il cervello reagisce ai segnali luminosi, e rispetto ai meccanismi dei propri orologi interni. Esistono almeno 351 geni responsabili del risveglio, rispetto ai 24 prima ipotizzati. Questi geni vengono espressi anche a livello del tessuto retinico, e ciò spiegherebbe come il cervello capti la luce per reimpostare il proprio orologio biologico.
Dai risultati statistici emergerebbe che le varianti genetiche tipiche del cronotipo ‘gufo’ siano correlate a quelle che aumentano il rischio di disturbi psichici, come depressione e schizofrenia (ma non di obesità o diabete di tipo 2, come invece rilevano altre precedenti ricerche). Rimane quindi una domanda: sulla base di queste informazioni, allora, ai ‘gufi’ basterebbe sforzarsi di cambiare routine di risveglio e addormentamento per ridurre il rischio di malattie mentali?

Fonti:
- Jones, S. E., Lane, J. M., Wood, A. R., van Hees, V. T., Tyrrell, J., Beaumont, R. N., ... & Tuke, M. A. (2018). Genome-wide association analyses of chronotype in 697,828 individuals provides new insights into circadian rhythms in humans and links to disease. bioRxiv, 303941.

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