La morale divina? Un’invenzione delle megasocietà. Lo studio


L’origine della religione è ancora misteriosa e dibattuta tra gli studiosi.
Secondo una nuova ricerca, l’esistenza di divinità moralizzanti, che puniscono determinati comportamenti, è associata al numero di individui di quella società, nonché alla sua complessità. Il motivo di questa relazione sarebbe evolutivo.
Secondo il co-autore della ricerca Harvey Whitehouse, Professore di Antropologia Sociale alla Oxford University, è ipotizzabile che quando una megasocietà complessa raggiunge il milione di individui, diventa più vulnerabile a tensioni e conflitti interni, forse anche a causa della diversità dei suoi sottogruppi.
I ricercatori hanno analizzato i dati provenienti da 414 società in 30 regioni del mondo, in un arco temporale di 10.000 anni, misurando la complessità e il rinforzo soprannaturale esercitato dalla moralità religiosa. I risultati mostrano che la nascita di morali religiose è conseguente alla crescita delle megasocietà.
Continua il professore: “Gli dèi morali potrebbero aver fornito un modo che permettesse alle società di prosperare in maniera cooperativa, nonostante le tensioni interne, per paura di offendere un potere superiore che giudicava i comportamenti tra le persone, e che si pensava punisse i trasgressori”.
Al giorno d’oggi, con la crescente secolarizzazione della popolazione, si può ipotizzare che il ruolo delle divinità stia venendo man mano sostituito da “altre forme di sorveglianza, come le telecamere di sicurezza, il tracking online, o gli assistenti virtuali AI”.

Fonti:
- Harvey Whitehouse et al, Complex societies precede moralizing gods throughout world history, Nature (2019). DOI: 10.1038/s41586-019-1043-4

Nessun commento:

Posta un commento