Grattacapo: perché ci grattiamo la testa quando pensiamo


I gesti comunicano dei messaggi al pari delle parole. Grattarsi la testa è un gesto quotidiano, che si mette in atto quando si è confusi o ci si concentra, e avrebbe uno scopo specifico, sebbene difficilmente intuibile. #psicologia #curiosità #evoluzione #scienza #science

In condizioni di stress, i primati, inclusi gli umani, possono tendere a grattarsi. Uno studio¹ ha approfondito questo comportamento su un campione di primati (Macaca mulatta), ipotizzandone una funzione sociale.
I ricercatori hanno scoperto che l’atto di grattarsi era molto più probabile in momenti di aumentato stress sociale, come per esempio trovarsi vicino a individui di rango più elevato, o vicino a non-amici. Inoltre, quando i macachi si grattavano, le successive interazioni sociali erano con meno probabilità di tipo aggressivo, quanto piuttosto affiliative.
Secondo i ricercatori, rivelando il proprio stato di stress agli altri, cioè grattandosi, i primati diminuirebbero le possibilità di essere attaccati, in quanto la loro reazione potrebbe essere imprevedibile, rendendo quindi l’attacco da parte di un nemico rischioso o, tutt’al più, non necessario.
Le aggressioni sarebbero quindi meno probabili, e al loro posto sia chi comunica il proprio stato di stress sia chi lo osserva beneficerebbero piuttosto di una coesione sociale

Fonti:
¹ Whitehouse, J., Micheletta, J., & Waller, B. M. (2017). Stress behaviours buffer macaques from aggression. Scientific reports, 7(1), 11083.

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