Chi rifiuta le regole anti-covid19 ha una peggiore memoria di lavoro?






Chi non rispetta le regole anti-covid19 ha una peggiore memoria di lavoro?

Secondo una ricerca¹, le persone che non rispettavano la distanza sociale raccomandata per contrastare il coronavirus, all'inizio della pandemia (marzo 2020), hanno una peggiore memoria di lavoro.

Con memoria di lavoro si intende una funzione cognitiva che rende possibili attività mentali complesse come l'apprendimento, la comprensione, l'intelligenza. Maggiore è la sua capacità, maggiori sono le performance.

La raccomandazione al distanziamento sociale a inizio pandemia richiederebbe alle persone di considerare il rapporto benefici-rischi di questo nuovo comportamento, per cui chi aveva una memoria di lavoro migliore rispettava maggiormente il distanziamento.

Nonostante la possibile influenza di altri fattori, come l'umore, la personalità, l'istruzione ecc., il ruolo della memoria di lavoro è apparso comunque statisticamente rilevante. I ricercatori ipotizzano che col tempo, la nuova abitudine sociale al distanziamento diverrà più automatica, e richiederà meno sforzo cognitivo.


Fonte:
¹ Xie, W., Campbell, S., & Zhang, W. (2020). Working Memory Capacity Predicts Individual Differences in Social Distancing Compliance During the COVID-19 Pandemic in the US.

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