Cali di motivazione? Potrebbe dipendere da glutammina e glutammato

 




In un recente studio¹ sono stati esaminati i livelli di glutammina e glutammato presenti nel nucleo accumbens, un'area cerebrale implicata nella motivazione, nella ricompensa, e nell'avversione.

Ai partecipanti dell'esperimento è stato eseguito uno scan cerebrale per misurare la concentrazione dei metaboliti nel nucleo accumbens, seguito da una serie di 120 compiti di prensione, via via più faticosi, da cui avrebbero avuto ricompense in denaro più alte all'aumentare dell'impegno.

Dai dati è emerso che la motivazione sarebbe collegata al rapporto di due neurotrasmettitori, glutammina e glutammato. Ciò determinerebbe la capacità di mantenere la motivazione per lungo tempo.

Questi risultati potrebbero essere utili per strategie terapeutiche, come interventi nutrizionali, dirette alla motivazione, spesso compromessa, come nell’apatia di condizioni psichiatriche o neurodegenerative.


Fonte:
📄 ¹ Strasser, A., Luksys, G., Xin, L., Pessiglione, M., Gruetter, R., & Sandi, C. (2020). Glutamine-to-glutamate ratio in the nucleus accumbens predicts effort-based motivated performance in humans. Neuropsychopharmacology, 1-12.

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