L'auto-compassione modifica positivamente il cervello




🌧️ Nelle persone depresse tendono spesso a prevalere pensieri giudicanti e di feroce auto-critica, che mantengono e peggiorano l'umore depresso.
La terapia cognitiva basata sulla mindfulness (MBCT) permette di ridimensionare tali pensieri al punto da farli coesistere senza farsene però risucchiare, promuovendo al contempo un atteggiamento di maggiore auto-compassione, e prevenendo così ricadute depressive.

Di recente uno studio¹ ha rilevato come gli effetti positivi della MBCT coincidano con una riduzione dell'attivazione di reti neurali associate con le emozioni dell'auto-critica (corteccia cingolata anteriore dorsale/giro frontale superiore mediale). L'auto-compassione invece correlava con la riduzione di attività nella corteccia cingolata posteriore e il precuneo, aree coinvolte nel recupero di ricordi biografici rilevanti per l'idea di sé.

🧘 Il training della consapevolezza, attraverso le pratiche mindfulness, si è dimostrato ormai da anni efficace in un'ampia gamma di ambiti, non solo ansia e depressione, ma anche difficoltà sessuali, del comportamento alimentare, insonnia, gestione del dolore cronico, e persino in ambito atletico.

⚕️ Nella mia pratica clinica, si adopera flessibilmente la mindfulness in armonia con gli approcci terapeutici cognitivo-comportamentali classici, quelli metacognitivi, nonché con la terapia di nuova generazione ACT e la Schema Therapy. La ricerca scientifica ha confermato l'efficacia di tali interventi, combinati in maniera sinergica e flessibile.

Fonte:
📄 ¹ Williams, K., Elliott, R., McKie, S., Zahn, R., Barnhofer, T., & Anderson, I. M. (2020). Changes in the neural correlates of self-blame following mindfulness-based cognitive therapy in remitted depressed participants. Psychiatry Research: Neuroimaging, 304, 111152. [articolo completo]

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