I risultati di un recente studio confermano l'efficacia di una tecnica
terapeutica di defusione cognitiva, ovvero il dialogo interno
"distanziato", che consiste nel parlare mentalmente di sé in terza
persona.
😟💬Quando rimuginiamo infatti, tendiamo a lasciarci
invadere da pensieri automatici che dalla mente vengono scambiati per la
realtà, gettandoci nell'angoscia. Interrompere questo automatismo è
molto difficile, proprio perché ne siamo così assorbiti da non
rendercene conto o da non sapere come uscirne. Ma i pensieri sono solo
pensieri, e sono innocui!
Quando per esempio guidiamo l'auto per
tornare a casa, ci troviamo talvolta ad arrivare a destinazione senza
ricordare nulla del tragitto, perché eravamo sovrappensiero.
💬
Cambiare la prospettiva e passare alla 3° persona ("Mario sta
rimuginando, nella sua mente scorrono diverse preoccupazioni: ...")
permetterebbe di diminuire l'intensità emotiva, per poter ragionare in
maniera più lucida.
La fusione cognitiva è una delle principali
fonti del disagio psicologico, insieme all'evitamento esperienziale, che
ho trattato in passato. Leggi i relativi post per saperne di più.
Fonti:
📄
¹ Orvell, A., Vickers, B. D., Drake, B., Verduyn, P., Ayduk, O., Moser,
J., ... & Kross, E. (2020). Does Distanced Self-Talk Facilitate
Emotion Regulation Across a Range of Emotionally Intense Experiences?.
Clinical Psychological Science, 2167702620951539.
Parlare di sé in 3° persona regola il disagio emotivo
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